L’AQUILA: – Dopo l’ottimo risultato di presenze durante la giornata di Pasquetta del 28 marzo 2016, continuano le iniziative organizzate dall’amministrazione delle Grotte di Stiffe.
Il giorno del 25 aprile, a partire dalle ore 10:00, presso gli spazi adiacenti l’area pic nic, nella splendida cornice del borgo di Stiffe, ci sarà la suggestiva rievocazione di una festa in perfetto stile medievale, con l’allestimento di un campo a tema: tiro con l’arco e balestra, artigiani, falconieri, giocolieri, mangiafuoco, serpenti, figuranti e musici.
L’appuntamento annuale con la festa medievale (giunta alla sua V edizione) è diventato ormai un riferimento per gli operatori turistici dell’intera regione e non solo, un’occasione per animare la curiosità per le bellezze naturali del territorio e la conoscenza delle radici storiche del divertimento.
I tornei e le giostre, infatti, si diffusero in tutta Europa a partire dal XII secolo e assunsero sempre maggiore importanza, divenendo assai fastosi e spettacolari. I tornei nacquero per l’allenamento fisico e militare dei nobili nei periodi invernali.
L’occupazione principale dei nobili nel medioevo erano le campagne militari, che si tenevano, tranne rari casi, nei mesi caldi: in quelli freddi gli eserciti venivano sciolti e per alcuni periodi il freddo impediva anche di occuparsi della caccia. Ciò causava un infiacchimento del fisico e dei riflessi e la soluzione venne trovata nell’organizzare battaglie simulate.
Originariamente prevedevano battaglie con alto rischio di morte, ma nel XIII secolo si diffuse l’uso di utilizzare lance spuntate e spade senza punta né taglio. I tornei si svolsero ancora fino al XVII secolo, ma la Chiesa e le Monarchie ne limitarono nel tempo gli aspetti più sanguinosi, esaltandone l’aspetto prettamente sportivo e cavalleresco. L’organizzazione degli eventi divenne sempre più rituale e sontuosa, codificata da un complesso cerimoniale. Le armature dei cavalieri divennero sempre più ricche e personalizzate con bardature e colori sgargianti.
Tutto era un pretesto per festeggiare: si festeggiavano le vittorie dei sovrani, l’elezione di un pontefice, l’arrivo di personaggi di gran conto e le nozze.
Principi, artisti, letterati si applicavano ad organizzare queste feste; addirittura lo stesso Leonardo da Vinci fu costretto a ideare macchine colossali per cortei nuziali o celebrativi, a disegnare costumi, ad organizzare fuochi d’artificio, e per queste occasioni gli artisti scrivevano versi d’occasione. A volte le piazze si trasformavano in circo o in terreno di caccia. In occasioni speciali venivano allagate artificialmente, per simulare una battaglia navale o per rivisitare un mito in cui apparivano mostri marini di cartapesta.