L’AQUILA: – Il sapiente meccanismo ereditato dal tempo torna all’alba di Pasqua, torna la Madonna Rossa , S. Demetrio Ne’ Vestini, il suono delle campane echeggia dai tempi più remoti: Cristo è risorto !
Domenico Liberatore e il giovane aiutante, Alessandro Taddei, danno vita al sincretismo: le luci si accendono, i putti scendono in volo, Maria, issata sull’altare, lascia il manto nero del lutto e, al Gloria, indossa l’abito rosso della festa di Pasqua.
Il buio della notte si allontana, le ombre si accorciano, canti e preghiere si innalzano all’aurora, i veli si trasformano nella nuova chiesa, come nell’ antica parrocchia, da sempre, immutata devozione.
Si rinnova il rito, è la Pasqua 2016, si rinnova la vita, si rinnova la speranza; oggi come in quel tempo lontano, quando, in S. Demetrio Ne’ Vestini, i fedeli della Confraternita dell’Addolorata voltavano il loro mantello per indossare anch’essi il colore rosso della festa.
Prima ancora, nel 1935, la “ Madonna Roscia” era vestita da Luigi Turco, da lui ha imparato, nel 1949, Domenico Liberatore.
Al termine della Santa Messa del mattino di Pasqua, si faceva colazione con la pizza di Pasqua, il salame e le uova sode, anche quest’anno si farà insieme colazione, grazie alla Pro Loco, per un momento di incontro e di augurio per la rinascita sociale.
Testo di Giuseppina Riocci , Presidente Pro Loco S. Demetrio Ne’ Vestini