L’AQUILA: – Ma quale “invasione pianificata”, D’Eramo e Imprudente non sanno di cosa parlano e infatti sparlano, lanciano slogan demagogici in pieno stile salviniano privi di qualsiasi contenuto, senza uno straccio di proposta utile ai cittadini. I salviniani omettono di ricordare quando l’allora ministro dell’interno Maroni (Noi con Salvini) parlava di obbligo morale da parte dei comuni ad accogliere i migranti. Ai paladini dell’italianità, convinti scissionisti padani fino solo ad un anno fa, sarebbe interessante chiedere quanti migranti siano riusciti a fermare, con la strategia degli slogan, Maroni (che nell’attuale ruolo di Governatore della Lombardia non sente più l’obbligo morale dell’accoglienza), Zaia e i vari sindaci salviniani; la risposta la sappiamo, neanche uno.
Piaccia o no, gli immigrati continueranno a sbarcare sulle nostre coste e ad arrivare tanto in Abruzzo quanto in Lombardia nelle percentuali stabilite dal piano del Viminale; dire un “no deciso” all’accoglienza (quello che loro chiedono) equivale a dire di essere contrari al terremoto. Noi invece stiamo lavorando da tempo nella elaborazione di proposte tese a governare il fenomeno. Lo facciamo costruendo soluzioni orientate a tutelare sia chi accoglie che chi viene accolto, mirate ad invertire un processo che vede attualmente gli enti locali inermi rispetto a scelte calate dall’alto sui propri territori. Lo facciamo occupandoci del nostro comune ma ragionando, da capoluogo, in un’ottica regionale e prendendoci cura dei piccoli comuni del cratere e dell’intera provincia, spinti dall’attuale sistema ad un infruttuoso braccio di ferro con la Prefettura. Notizia di oggi infatti, sono la contrarietà del consiglio comunale di Fossa all’attivazione di un centro di accoglienza nel proprio comune e la presa di posizione del Sindaco di Pizzoli Anastasio che rivendica lo spirito di accoglienza del proprio comune ma chiede anche di essere messo in condizioni di poter gestire al meglio questa vicenda. Questo però i salviniani non lo sanno, loro con i sindaci non ci parlano e questi problemi li ignorano.
All’invasione dei richiedenti asilo annunciata da D’Eramo e Imprudente rispondiamo: 900 migranti su 300.000 abitanti della provincia equivalgono a un rapporto di soli 3 migranti ogni 1.000 abitanti, quando nel solo comune dell’Aquila (70.000 abitanti) risiedono regolarmente già oggi ben 5.500 stranieri con una percentuale dell’8%. Numeri che dovrebbero far riflettere sulla necessità, a prescindere, di rafforzare e moltiplicare la presenza qualificata sul territorio di presidi dedicati ai processi di integrazione.
Occorre passare da una gestione emergenziale dell’accoglienza ad una gestione strutturata e sostenibile capace di restituire un ruolo di controllo ai comuni, di ripartire i migranti in relazione ai fattori demografici presenti, di garantire elevati standard qualitativi e di scongiurare il rischio del fenomeno del “business del migrante”; proponiamo di passare dai CAS (Centri di Assistenza Straordinaria) agli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Per questo pensiamo ad un disegno di legge regionale che regolamenti tutta la filiera dell’accoglienza, velocizzi la procedura di riconoscimento dello stato di rifugiato, garantisca per gli aventi diritto percorsi di inserimento nel tessuto sociale e promuova l’adesione degli enti locali alla rete SPRAR anche attraverso misure compensative. Parliamo come amministrazione che ha attivato già dal 2012 un progetto SPRAR, risultando tra le realtà più virtuose all’esito dei monitoraggi che il governo centrale effettua periodicamente.
Sappiamo che indipendentemente dalla nostra volontà il flusso migratorio non si è esaurito e per questo sentiamo la responsabilità di costruire proposte serie, realistiche e lungimiranti a tutela della nostra comunità. Ai salviniani lasciamo la mediocre propaganda.
E’ quanto scrivono in una nota congiunta Emanuela Di Giovambattista assessore Politiche sociali Comune L’Aquila, Stefano Palumbo capogruppo Partito Democratico Consiglio comunale L’Aquila e Stefano Albano segretario Partito Democratico L’Aquila.