ROMA: – di Manuela Correra – La parola d’ordine è ‘maggiore tutela per la salute delle donne’ ed è proprio questa la linea sposata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. A partire dalle nuove cure che saranno garantite a tutte le italiane, gratis o pagando un ticket, con l’approvazione, che avverrà ”a brevissimo”, dei nuovi Livelli essenziali di assistenza Lea: dall’epidurale per il parto senza dolore ai trattamenti per la fecondazione assistita sia omologa sia eterologa. A ribadire la centralità della salute ‘al femminile’ – perchè ”curando una donna si cura in realtà una società” – è stato oggi lo stesso ministro che, nella Giornata della Festa delle donne, ha presentato le iniziative in programma per la Giornata della Salute della donna che si celebrerà il 22 aprile. Nei nuovi Lea, ha spiegato, rientreranno anche la cura dell’endometriosi, malattia che in Italia colpisce circa tre milioni di donne e che è causa del 30-40% dei casi di infertilità femminile, ma pure esami aggiornati per la tutela della maternità e le tecniche di procreazione medicalmente assistita ”perchè – ha detto – far nascere bambini non è un business e non può essere legato al censo; per questo le nuove tecniche mediche devono essere accessibili a tutti, nella massima sicurezza”.
Ma sono anche altre le iniziative a favore della salute ‘in rosa’: il 22 aprile si celebrerà la Giornata Nazionale per la salute della Donna e per l’occasione sarà anche attivato uno Sportello Donna, sul portale del ministero, dove professionisti pubblici delle diverse branche della medicina (ginecologi, pediatri, endocrinologi, cardiologi, specialisti in medicina riproduttiva) daranno risposte ai quesiti posti dalle donne e acquisiranno informazioni sulla loro salute. Tra le priorità indicate da Lorenzin, anche nuove misure a tutela della natalità: si terrà il prossimo 22 settembre il ‘Fertility day’, con una grande manifestazione nazionale in tutte le città che aderiranno. Sarà l’occasione, spiega il ministro, ”per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema. Può diventare una proposta d’incontro sulla questione della fertilità con i giovani, gli insegnanti, le famiglie, i medici, coinvolgendo proprio questi ultimi in una serie di iniziative a partire dagli stessi studi medici”. Si tratta di mettere a fuoco, avverte, ”il pericolo della denatalità, la bellezza della maternità e paternità, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l’aiuto della medicina per le donne e per gli uomini che non riescono ad avere bambini, prima che sia troppo tardi”.
Altro capitolo è la ‘medicina di genere’, perchè è importante che i farmaci e le terapie siano specificamente ‘tarati’ sulle caratteristiche fisiche e biologiche femminili. Da qui l’annuncio del ministro: ”Ho chiesto all’Agenzia europea per i farmaci Ema di valutare seriamente l’opportunità di sperimentazioni cliniche appositamente mirate per le donne, perchè la medicina di genere è fondamentale”.
Dai Lea ai nuovi farmaci, il tema della promozione della salute e della prevenzione al femminile si impone, dunque, come uno dei capitoli centrali nell’agenda di governo, che Lorenzin ha oggi sintetizzato in un semplice slogan: ‘Come donne, prendiamoci cura di noi’.