ROMA: – Colpite il doppio degli uomini dalla depressione e addirittura dieci volte in più da alcuni disturbi del comportamento alimentare, come ad esempio l’anoressia. Le donne sono più soggette ad alcuni problemi di salute mentale, anche per la struttura stessa della loro psiche, ma l’arma in più per combatterli e’ più parità dei sessi. Questa la ‘ricetta’ proposta dalla Spi (Società psicoanalitica italiana) alla vigilia dell’8 marzo. “La struttura psichica della donna, in cui i legami di attaccamento hanno maggiore significatività, anche in vista della protezione dei figli e della sopravvivenza della specie, rende più frequente l’insorgenza della depressione, mentre per quanto riguarda i disturbi dell’alimentazione tra le cause vi sono modelli sociali di magrezza estrema e un investimento eccessivo sul proprio aspetto esteriore” spiegano Claudia Spadazzi e Clelia De Vita, psicoanaliste della Spi. “Le statistiche indicano che nei Paesi in cui è maggiore la parità dei sessi e i diritti delle donne sono salvaguardati meglio l’incidenza dei problemi di salute mentale e’ inferiore.
L’integrazione nel tessuto sociale, la capacità di mettere insieme il ruolo familiare e lavorativo risultano preventivi rispetto al disagio e al disturbo mentale” aggiungono. Sono quattro le fasi ‘critiche’ a cui secondo le esperte occorre fare attenzione, anche per le fluttuazioni ormonali: in adolescenza un’eccessiva attenzione sul proprio aspetto fisico può aprire la strada ai disturbi del comportamento alimentare, mentre in gravidanza e dopo il parto sono frequenti episodi di depressione caratterizzati dal sentirsi non in grado di affrontare la responsabilità del neonato e può talvolta avvenire un ‘break down’ mentale con comportamenti violenti nei confronti del piccolo. In menopausa, poi, il cambiamento fisico e psichico può favorire l’insorgere di una fase di depressione.
Attenzione, infine, a tutti i momenti di fragilità dovuti alla sofferenza per la perdita di una persona cara o una separazione.