VASTO (CH): – Oltre 600 vastesi si sono stretti ieri attorno a Francesco Menna, candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Vasto che si svolgeranno domani, domenica 6, al Palazzetto dello Sport, nell’evento conclusivo della sua campagna elettorale.
Un appuntamento che Menna ha voluto in piazza, con le persone, come ha spiegato quando è salito sul palco sulle note di Max Gazzè, parlando di quella città che vuole in “sposa” correndo per la fascia tricolore.
“Non mi sono chiuso nelle sale, ma ho deciso di incontrarvi nel quartiere dove sono nato e mi sono formato, dove ho conosciuto le dinamiche del commercio e del lavoro, dove ho conosciuto la vita della parrocchia, quella dei pensionati, quella di chi non ce la fa, la mia grande palestra di vita”, ha detto.
Una candidatura, quella di Menna, “nata nel segno del rinnovamento equilibrato. Di fronte ai colpi bassi avevo promesso di tacere e lo farò com’è nel mio stile, perché capisco il nervosismo di chi non ha la possibilità di vivere questi momenti in mezzo alle persone – ha detto dal palco – Mi auguro che, invece di perdere tempo, ci si occupi dei cittadini, come dovrebbe sempre fare chi sceglie di dedicare la propria vita alla politica”.
E sulla sua avversaria, Menna ha detto: “Il 90% della popolazione vastese pensa che politicamente abbia prodotto il nulla, ma se dovessi fare il sindaco aspetterò il suo lavoro sempre con la voglia di cooperare e collaborare”.
Dal palco il candidato ha rivolto alla sua gente un appello al voto. “Chiedo un grande sostegno perché dobbiamo non solo vincere, ma stravincere – ha affermato – per costruire e cucire insieme un percorso che ci porterà a vincere anche a giugno, per regalarci 1.825 giorni di vita politica insieme”.
Per accentuare ancor più il suo legame con la città, Menna ha anche citato un brano di una canzone di Lucio Dalla, “Le Rondini”: “Vorrei entrare dentro i fili di una radio, e volare sopra i tetti delle città, incontrare le espressioni dialettali, mescolarmi con l’odore del caffè, fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali, e con la polvere dei sogni volare e volare, al fresco delle stelle, anche più in là”.
A dare il suo sostegno al candidato anche l’assessore regionale Silvio Paolucci. “Francesco è un ragazzo straordinario – ha detto – si è dato tanto da fare qui come capogruppo del Pd e in Regione collaborando con l’assessorato alla Sanità, mostrando, oltre a una profonda umiltà, anche tanta competenza. Lo conosco bene e davvero ci si può fidare di lui”.
Tra i presenti anche il sindaco uscente, Luciano Lapenna. “Francesco è un candidato benvoluto da questa città, è una delle persone più belle di questo centrosinistra e, con questo evento, ha dato prova di avere tanta gente presente con lui che parteciperà alle pre-consultazioni – ha commentato – A differenza del centrodestra abbiamo candidati meravigliosi nelle primarie, l’augurio è che ci sia uno scontro serio, bello, leale”.
Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, ha parlato di “una festa che ci voleva per scaldare gli animi, nel ricordo anche dell’indimenticabile Roberto Menna, papà di Francesco, che in questo spazio chiudeva le sue campagne elettorali. La risposta della gente è stata numerosa – ha evidenziato – e questo ci rende fiduciosi. Qualcuno ha voluto forzare la mano e metterla sulla rissa, ma da domenica sera, dopo aver contato le schede, il Pd dovrà già ricompattarsi”.
“Abbiamo scelto la strada, non ci siamo chiusi nei cinema – ha evidenziato Angelo Pollutri, organizzatore della campagna elettorale – Francesco è così sarà un sindaco a portata di mano. Ha fatto la gavetta e oggi è il suo turno”.
A tenere banco, prima e dopo gli interventi politici, è stato Nicola Cedro con le sue canzoni e gag mentre hanno emozionato e fatto ballare i presenti i “Liberi su cauzione” Bruno D’Ercole (armonica), Samuele Celenza (chitarra), Daniele Salvatorelli (batteria), NicolaCiccotosto (tastiere), Lollo D’Annunzio (basso) e Andrea Iannone (voce).