L’AQUILA – Automobili, arredamento, tecnologia e abbigliamento per un giro d’affari da 18 miliardi di euro, l’1% del Pil italiano. Non c’è niente ormai che non venga venduto, usato, sul web. Un italiano su quattro compra qualcosa di seconda mano in rete e chi vende su internet riesce a guadagnarci anche il 20% in più rispetto ai canali tradizionali. Il mercato dell’usato è oggi un paradigma economico e sociale che coinvolge il 50% della popolazione italiana under 45 che vende e acquista oggetti. Per disfarsi di qualcosa che non usa più o per liberare spazio in casa. Come dimostra la ricerca condotta da Doxa commissionata da Subito.it secondo cui l’usato online sta diventando una vera e propria «forma di mercato rinnovata» con un impatto rilevante in Italia anche grazie alla tecnologia. Il 38% del volume d’affari infatti, ovvero 6,8 miliardi di euro, passa attraverso l’online e permette di guadagnare fino a €1.220 (+20% rispetto ad un mix di compravendita offline e online). La popolazione under 45 è la più attiva in questo mercato: la metà rivela di aver comprato o venduto oggetti di seconda mano poiché considera questa scelta un modo intelligente e non convenzionale di fare economia e il 40% di questi usa Internet perchè è un canale veloce (68%) per trovare ciò che cerca. Ma quali sono gli oggetti usati più acquistati sul web? Il 33% appartiene alla categoria elettronica, seguita da sports e hobby (31%), veicoli (28%) e casa e persona (26%). Alle auto va però va la leadership indiscussa del volume d’affari online con 4,2 miliardi di euro, seguiti dall’arredamento e dagli elettrodomestici (980 milioni). Cresce anche il peso di altri settori come la moda, che copre un volume di affari pari a 360 milioni di euro. La volontà degli italiani di liberarsi del superfluo (58%) e di soddisfare il desiderio di cambiamento (13%) stimola la crescita del mercato dell’usato, non trainato dall’interesse di guadagnare (22% nel 2015 contro il 38% del 2014) a conferma che la crisi economica non è il driver della compravendita dell’usato. «La progressiva digitalizzazione del Paese e un uso sempre maggiore di smartphone e tablet – ha spiegato Guido Argieri, Customer Insight Director di Doxa – stanno progressivamente affermando il ruolo dell’economia dell’usato nell’economia familiare». Tant’è che un sito come Subito.it, che fa parte della multinazionale norvegese Schibsted Media Group, prevede per il 2015 una crescita in linea con quella del 2014 quando il giro d’affari è arrivato a 19 milioni di euro con un incremento del 30%.