CHIETI: – Lo sblocco dei fondi regionali 2015 per i familiari che assistono pazienti pediatrici con disabilità gravissime (caregiver) sarà il tema al centro dell’incontro di lunedì mattina tra Andrea Sciarretta, Presidente della Onlus Progetto Noemi e papà della piccola di 3 anni affetta dalla Sma 1, l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e l’assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco.
I 200 mila euro stanziati dalla Regione infatti tardano ad arrivare, nonostante la graduatoria si sia ormai chiusa lo scorso agosto.
“La Regione si è impegnata a sbloccare ed erogare i fondi entro il mese di gennaio, confermando la volontà di un idonea copertura amministrativa, contabile e finanziaria per l anno 2016 a favore dei Caregiver Familiari – afferma Sciarretta – Vista la disponibilità che c’è da parte dell’ente a prendersi carico di realtà’ gravissime, contiamo nell’immediata risoluzione della questione. Per il bando 2015 le domande sono state 135, vista l’ enorme gravità sociale, ci aspettiamo di entrare in possesso delle delibere di pagamento e del capitolo di spesa regionale 2016 dedicato alle esigenze dei piccoli malati. Siamo certi che tutto si risolvi”.
A tardare non sono solo i fondi per il care giver, ma anche quelli nazionali per la non autosufficienza.
Le famiglie infatti hanno percepito solo il 50 per cento delle somme del 2014 e sono quindi ancora in attesa della restante metà, oltre che dei fondi per il 2015 e il bando 2016.
“Abbiamo chiesto lo stanziamento alla Regione proprio perché ci sono questi gravi ritardi nell’erogazione dei fondi nazionali – aggiunge Sciarretta – Urge la necessità di ‘regolamentare’ con risorse Regionali certe, l’erogazione di fondi rivolti al familiare che assiste il proprio caro, bambini disabili gravissimi che necessità di assistenza h24. Nella maggior parte dei casi per assicurare l’assistenza, il familiare perde il posto di lavoro, rischiando di non poter garantire una certezza economica ed assistenziale al proprio bambino. Ciò’ che sta accendendo a Noemi”.
“Il caregiver crea un enorme risparmio per la Sanità – conclude – Un bambino con patologia complessa può costare, in terapia intensiva, dai 3.000 ai 7.000 € mila euro al giorno circa. Eppure, nonostante l’enorme risparmio, il genitore è completamente abbandonato senza che venga valorizzato l’enorme lavoro di cura”.