
L’AQUILA: – “Esprimo tutto il mio sostegno ai lavoratori Intecs, miei ex colleghi, e alla loro sacrosanta protesta; è il minimo che si possa fare dopo l’annuncio della proprietà di voler ridimensionare la sua presenza all’Aquila attraverso un drastico taglio del personale di cui sono stato personalmente vittima prima di loro.
La perdita di quasi 100 posti di lavoro altamente qualificati non può passare in silenzio, soprattutto se questa rappresenta la tappa finale di un processo lento e inesorabile che ha di fatto decretato la scomparsa del polo elettronico, vero motore economico della città per molti decenni. Un’amara realtà che dovrebbe interrogare la classe dirigente di questa città e la sua capacità di mettere in campo progettualità che siano in grado di sopperire, anche dal punto di vista dell’offerta di lavoro, alle crisi e al ridimensionamento di quelli che in passato sono stati capisaldi industriali del territorio.
Una crisi, quella dell’Intecs, imputabile solo in parte alla sfavorevole congiuntura economica nazionale visto che delle 9 sedi italiane, è solo quella dell’Aquila a subire tagli; una scelta imprenditoriale precisa che completa l’opera di depauperamento del sito aquilano, l’unico dei 9 a poter potenzialmente accedere agli ingenti investimenti per lo sviluppo economico derivanti dai fondi per la ricostruzione.
Un vero paradosso che dovrebbe metterci in guardia e spingerci a prestare la massima attenzione nel selezionare e valorizzare questi investimenti, pretendendo in cambio impegno e garanzie affinché la scelta del nostro territorio per l’insediamento di nuove attività o per il potenziamento di quelle esistenti risponda a criteri solidi, nasca da convinzione e capacità imprenditoriali e garantisca prima di tutto i livelli occupazionali.”
E’ quanto scrive Stefano Palumbo Capogruppo Consiglio comunale L’Aquila