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242 anni fa il Boston tea party

Pubblicato da Redazione
mercoledì, 16 Dicembre 2015 - 08:25
in Varie

Il Boston Tea party, noto anche come distruzione del tè, è considerato uno degli atti di ribellione più famosi della storia moderna e un episodio cruciale nel cammino verso la Rivoluzione americana, che scoppiò due anni dopo.

Accadde tutto in una notte, quella di giovedì 16 dicembre 1773. Sessanta componenti dei Sons of Liberty (in italiano “figli della libertà”, nome della società segreta che si batteva per l’indipendenza delle colonie americane dall’Impero britannico), travestiti da pellerossa, assaltarono tre navi della Compagnia delle Indie Orientali cariche di tè, attraccate nel porto di Boston (capitale del Massachusetts).

Impossessatisi dell’intero carico, svuotarono le oltre 300 ceste di tè in mare (circa 5 tonnellate, per un valore di 10.000 dollari dell’epoca). Un raid simbolico per protestare contro il British Parliament’s Tea Act, una legge ideata per favorire il monopolio della Compagnia delle Indie Orientali attraverso l’eliminazione della tassazione sul tè. Ciò rendeva più competitivi i prezzi della Compagnia rispetto a quelli dei contrabbandieri americani-olandesi.

Il provvedimento fu solo l’ultimo atto di una politica fiscale avvertita come penalizzante dai coloni americani, rispetto alla rappresentanza che veniva loro riconosciuta nel parlamento inglese. In tal senso entrò nella memoria collettiva la frase di John Hancock – uno dei leaders storici della protesta – «no taxation without representation» (letteralmente: “niente tasse senza rappresentanza”).

Di fronte all’ennesima prepotenza i Sons of Liberty, guidati da Samuel Adams (tra i padri fondatori degli Stati Uniti d’America), si organizzarono in diversi incontri segreti per concordare azioni di boicottaggio, che raggiunsero il culmine nel raid del 16 dicembre. La reazione di Londra fu durissima e si tradusse nelle famigerate Leggi intollerabili: stabilivano tra l’altro la messa al bando del porto di Boston e una forte restrizione all’autonomia del Massachusetts.

La controreazione portò nel 1774 alla decisione del congresso continentale, riunito a Filadelfia, di boicottare sistematicamente tutte le merci inglesi. I successivi tentativi concilianti di Londra furono vani e nella primavera del 1775 scoppiò la lunga Guerra d’indipendenza americana, che si concluse nel 1783 con il Trattato di Parigi.

Considerato nei decenni successivi come episodio marginale dell’impresa rivoluzionaria (essendo in contrasto con il principio cardine della difesa della proprietà), il Boston Tea Party fu rivalutato (e ricordato con questo nome) a partire dal 1830, anno in cui venne pubblicata la biografia di George Robert Twelves Hewes, uno degli ultimi protagonisti della celebre protesta ancora in vita.

All’episodio della distruzione del tè è oggi dedicata una rievocazione in costume d’epoca che si tiene nel giorno dell’anniversario.
Il nome è stato ripreso in parte dal “Tea Party”, movimento della destra conservatrice e libertaria nato negli Usa nel 2009, che ha tra i suoi obiettivi una forte riduzione della pressione fiscale e un’economia interamente sottratta al controllo dello Stato.

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