L’AQUILA: – Il Consiglio comunale ha approvato il Piano economico di gestione e assestamento forestale e il Piano di utilizzazione dei pascoli del demanio di Santogna, situato nel territorio di Leonessa (Ri).
Lo strumento, che avrà una validità di dieci anni, riguarda un’area di 600 ettari, di cui 410 di bosco e 192 di pascoli, oltre a viabilità primaria e secondaria, sentieri per oltre 20 chilometri, due rifugi montani e altre strutture rurali. L’utilizzo del demanio, in conformità alla sua destinazione, riguarda, in particolare, il pascolo la e raccolta di legnatico e spetta ai cittadini residenti nel Comune dell’Aquila. L’uso civico potrà essere assegnato anche ad aziende agricole che ne avanzino richiesta. Per la concessione del pascolo sarà dovuto il pagamento di un canone. Il fabbisogno familiare per la raccolta della legna è stabilito in 50 quintali a famiglia. Coloro che intendano esercitare tale pratica devono comunicare al Comune dell’Aquila la propria volontà, con un preavviso di almeno 15 giorni, indicando la zona prescelta, dati anagrafici e recapito, nonché i dati identificativi di mezzi che verranno utilizzati per l’esbosco e il trasporto.
Via libera del Consiglio anche alla variazione di destinazione d’uso, da zona per l’istruzione secondaria” a “zona per attrezzature direzionali” di un’area situata a Colle Capo Croce. Il testo deliberativo fa riferimento in premessa alle condizioni plano altimetriche dell’area, “rappresentabili in una vallata con pendenze elevate, che rendono difficoltosa la strutturazione sia di adeguati sistemi di transito che delle infrastrutture connesse alla funzione di edilizia scolastica”, alle “difficoltà di accesso e transito nella zona” e al fatto che “nessun intervento, compatibile con la destinazione attribuita al vigente strumento urbanistico, è stato mai richiesto o ipotizzato per le aree in oggetto, né tantomeno, allo stato, risulta ipotizzabile”.
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, al termine della seduta odierna del Consiglio comunale, ha reso delle dichiarazioni all’Aula.
“Durante l’ultima seduta consiliare, – ha dichiarato Cialente – dedicata all’approvazione del Bilancio di previsione, vi è stato un acceso dibattito in merito ad un emendamento, presentato dal consigliere del Prc Enrico Perilli e poi respinto dal voto in aula, che intendeva stralciare dal Piano triennale delle Opere pubbliche il progetto relativo alla seggiovia di Montecristo, già finanziato, per una presunta non conformità alla normativa europea. L’approvazione di tale emendamento sarebbe stata pericolosa, addirittura drammatica, dal momento che avrebbe pregiudicato il piano strategico di sviluppo del comprensorio montano, per il quale, per la prima volta dopo 30 anni, abbiamo un finanziamento vero, spendibile, di 40 milioni di euro. Approvarlo avrebbe significato cancellare un’opera e vanificare un Piano di rilancio e sviluppo. Spetta alla Regione risolvere la questione sotto il profilo normativo, rimediando alla svista per cui l’area di Campo Imperatore, unica tra quelle con infrastrutture, è ricompresa tra i Sic (Siti di importanza comunitaria, ai fini della tutela ambientale). Altrimenti, come già sta accadendo, gli investitori, intenzionati a investire sulla nostra montagna, fuggiranno, volgendosi altrove, e il Ctgs fallirà per smepre. La ricostruzione, – ha proseguito Cialente – quella vera, ha le sue basi a livello sociale ed economico. Sto parlando di un’idea di città, di un’idea di sviluppo, di un piano strategico che disegni il futuro nell’arco di 15 anni. Io ce l’ho e intendo condividerla con il Consiglio comunale. Intendo convocare una riunione ad hoc, per presentare quella che è la mia idea di città e capire chi condivide questo grande progetto, chi è disposto a sostenerlo e a lavorarci, dando anche un contributo in termini di idee. Si governa attorno ad un progetto che, per essere funzionale, deve essere per forza di cose, condiviso. Se questa condivisione non vedrà una maggioranza, in maniera democratica, si torna a dare la parola ai cittadini”.