L’AQUILA: – “Apprezzo il lavoro del sottosegretario alla Giunta regional D’Alessandro riguardo i ‘corridoi europei’ di trasporto e sviluppo: ritengo sia sbagliato partire dalla Macroregione Adriatico-Ionica”.
Lo afferma, in una nota, Guido Quintino Liris, vicepresidente regionale di Forza Italia, capogruppo al Comune dell”Aquila.
“La proposta della Macroregione Adriatico-Ionica – osserva – era priva gia’ alla sua nascita di una strategia euro mediterranea e proprio per questo era stata pesantemente criticata dal Cese (Comitato Economico e Sociale Europeo). Riguardava essenzialmente le aree costiere per le quali si riproponeva come fascia infrastrutturale il ‘corridoio adriatico’ uscito da tempo dall’agenda politica nazionale senza che nessun governo regionale protestasse. L’inserimento della ‘diramazione del corridoio mediterraneo all’Italia Centrale (Abruzzo – Lazio)’ cosi’ come viene enfaticamente proposto dal sottosegretario D’Alessandro, pur se condivisibile nella sua strategicitá, non risolve il tema di fondo: e’ piu’ che mai centrale avere una visione, questa si’ strategica, del ruolo della regione Abruzzo in Europa e nel Mediterraneo. E’ quello che con la proposta di legge sull’Aquila ‘Capitale della Macroregione Mediana’ ho contribuito a delineare, si badi bene, non in una logica campanilistica o di contrapposizione, ma in una visione in cui tutti i ‘telai’ territoriali che reggono i sistemi insediativi abruzzesi possano pervenire a maturita’ e completezza, attraverso un processo di nuova governabilita’, fatto di concorrenza, progettualita’, autonomia delle diverse realta’ territoriali. Ricordo che tutto cio’ era stato promosso da D’Alfonso in campagna elettorale. Non si capisce allora perche’, se le cose che D’Alessandro predica al termine del suo intervento – una grande alleanza da ‘Ragion di Stato’ – non siano valide quando vengono proposte dall’altra parte politica.”
“In ultimo – conclude Liris – un invito ad imparare dal passato: ricordo a D’Alessandro che le autostrade non furono portate in Abruzzo dal solo ministro Gaspari, ma anche da Lorenzi Natali (allora ministro dei lavori pubblici ) e da Nello Mariani in una logica di fattiva collaborazione tra forze politiche diverse. Oggi sarebbe opportuno operare nella stessa maniera su scelte cosi’ importanti come quella dei ‘corridoi europei’ di trasporto e sviluppo.