L’AQUILA: – Oggi, giovedì 23 luglio, all’Aquila presso la libreria Polar, si terrà l’inaugurazione di “FACES”, mostra fotografica di Serena Vittorini.
“Rappresenta un incontro, un frammento di empatia tra chi si guarda e non si conosce” è quanto dichiara la stessa Vittorini.
Questi i materiale utilizzati per l’esposizione:
Supporto:
– pellicola Kodak Tmax 100 (B/N)
– canon 7d , canon 70-200 2.8 , canon 24-70 2.8
Stampa:
– 24×30 cm analogica su carta baritata TT Baryt Vario
– 20×28 cm digitale stampa chimica su carta Kodak professionale , laboratorio Zerbolab, Roma
Passepartout:
– bianco naturale in cartone acid free, spessore 2,8 mm , laboratorio Francesco Fiammeri, Roma
Cornice:
– 34×44 cm Fibra di legno, Lamina
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Serena Vittorini è nata a l’Aquila e vive a Roma. Si appassiona alla fotografia già da bambina ma è dopo il conseguimento della laurea in Psicologia che decide di dedicarsi totalmente allo studio della tecnica fotografica, presso l’ISFCI (Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata). Attenta osservatrice della vita quotidiana, vive la fotografia come ricerca, strumento per raccontare in maniera personale i volti e le espressioni di chi incrocia il suo percorso. Legata alla fotografia in bianco e nero, al centro della sua opera emerge sempre l’interesse per l’individuo che viene isolato ed estrapolato dal suo contesto sociale per indirizzare l’attenzione sulle sue caratteristiche tipiche.
“Serena è una giovane e promettente studentessa del mio corso di fotografia professionale e, nonostante sia ancora agli inizi del suo percorso, già esprime competenza e maturità nell’uso del linguaggio fotografico. La sua sensibilità si manifesta in tutte le applicazioni fotografiche; reportage, nature morte e paesaggi gli riescono con apparente facilità frutto di una concentrazione che profonde in ogni suo compito. Ma è nei ritratti che Serena si esprime al meglio e raggiunge risultati sorprendenti e di notevole qualità. Nel rapporto con il soggetto, sia questo un modello o un uomo qualunque, emerge in Serena quella rara capacità, propria dei ritrattisti, che consiste nell’addomesticare la tecnica al fine di convogliare le energie del soggetto ritratto in un immagine significativa. La qualità della luce, il gusto dell’inquadratura e le qualità formali che caratterizzano le sue immagini, sarebbero ben poca cosa se non fossero sostenute da una capacità superiore che le permette di entrare in contatto con il soggetto e trarre da esso tracce di umanità.”
E’ quanto dichiara Maurizio Valdarnini, fotografo ritrattista.