L’AQUILA: – “In relazione al Progetto di Legge n. 72/2015 sulle norme in materia di gestione dei corsi d’acqua, sebbene ci si renda conto della necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la prevenzione e messa in sicurezza della regione fluviale rispetto al rischio idrogeologico e agli squilibri fisico ambientali degli alvei fluviali e, allo stesso tempo, della mancanza di risorse economiche da investire nel settore, non si può lasciare al libero arbitrio delle imprese la realizzazione di tali opere con questo principio di compensazione che ‘baratta’ il lavoro delle ditte per le infrastrutture e la rimozione del materiale litoide e vegetale, con lo stesso materiale del demanio idrico e marittimo che viene ceduto alle imprese stesse.
La tutela dell’alveo fluviale e dell’ecosistema naturale del fiume richiede progettazione e visione pubblica, rispetto di regole ben precise e non improvvisazione e soluzioni fantasiose. La Regione dovrebbe investire sulla tutela ambientale, predisporre i progetti e definire le regole sugli interventi al fine di evitare rischi idrogeologici e aggressioni alla vegetazione che possano ledere in maniera permanente il territorio e l’ecosistema. Bisognerebbe, oltretutto, garantire una esecuzione controllata degli interventi e non azioni lasciati alla discrezionalità delle imprese nella fase di realizzazione.”
E’ quato dichiara in una nota Lelio De Santis, Segretario Regionale IDV.