PESCARA: – “Smantellata la Gtm, la nascita della Tua, la Societa’ del Trasporto Unica abruzzese, rischia di trasformarsi in un parto ‘prematuro’, se non, addirittura, in un aborto”.
Cosi’ in una nota il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali azzurri di Pescara Fabrizio Rapposelli, Vincenzo D’Incecco e Marcello Antonelli i quali osservano che “a oggi non c’e’ ancora un management, quindi non c’e’ una guida, e non c’e’ alcun accordo sindacale sul Piano industriale, quindi Tua non ha un punto di partenza, ne’ tantomeno degli obiettivi.”
“E’ iniziata sicuramente male, e sotto una cattiva stella, l’esperienza della Tua, che rischia di tramontare prim’ancora di compiere i primi passi, per responsabilita’ di un governo regionale Pd-D’Alfonso che, senza alcuna programmazione ne’ pianificazione, ha messo in atto un’operazione esclusivamente contabile per tentare di chiudere le toppe determinate nel settore dei trasporti dai 10milioni di euro di tagli del Governo Renzi. In Consiglio regionale – ricorda Sospiri – solo io ho votato contro quella operazione assurda, avvenuta con l’assenso dei sindacati che, tra qualche tempo, comprese le conseguenze di quell’accorpamento, dovranno darmi ragione”.
“La Gtm – hanno spiegato il capogruppo e i consiglieri di Forza Italia – e’ stata un patrimonio della citta’, che ha sempre garantito un bilancio in attivo e un servizio sufficiente a costi sopportabili. Negli ultimi sei anni sono stati fatti passi avanti straordinari, non solo con la chiusura dei bilanci sempre in attivo, ma, addirittura, nell’ultimo esercizio finanziario, sono state previste e accantonate anche delle riserve straordinarie per tutelare chi sarebbe arrivato dopo, garantendogli un tesoretto per fronteggiare eventuali ricorsi o sopravvenienze passive. In sei anni è stato ammodernato il 50 per cento del parco auto, con l’acquisto di mezzi a metano, e non piu’ a gasolio, che hanno garantito un risparmio enorme in termini di consumi: sono stati acquistati 37 nuovi autobus, due pullman da 18 metri, impiegati sulla via Nazionale, e 12 bus da 10 metri, per il quartiere di Pescara colli, avviando anche la sperimentazione dei bus a metano nelle tratte extraurbane. Un ammodernamento di mezzi, tra l’altro, avvenuto utilizzando esclusivamente fondi europei. In sei anni la Gtm ha istituito le ‘pensiline informatiche’, dotate di un pannello che informa in tempo reale i passeggeri a terra in attesa sui tempi di percorrenza e di arrivo dei bus, e gli itinerari; tutti i mezzi sono stati dotati di telecamere che registrano tutto cio’ che accade sia dentro che fuori dai pullman, una sorta di ‘scatola nera’ dei bus, una presenza utile in caso di incidenti, che ha fatto precipitare il numero di denunce passive, da parte di utenti che presentavano il conto dei danni per presunte cadute sul bus. Con la Gtm ci siamo inventati il ‘Trenino di Natale’ e il ‘Trenino del Mare’, divenuti un must per Pescara, senza dimenticare un’opera straordinaria come la filovia: dal punto di vista infrastrutturale l’opera e’ conclusa, manca solo il mezzo che, sono convinto, arrivera’ presto. Peraltro la Gtm e’ riuscita anche ad abbattere il costo del personale sulla spesa complessiva dell’azienda”.
“Purtroppo – si legge nella nota – questo glorioso passato e’ destinato a essere sepolto sotto un’operazione finanziaria-contabile voluta dal Presidente D’Alfonso, un’operazione che, con il pretesto di istituire un sistema di trasporto unico regionale, serve solo a fronteggiare la nuova ondata di tagli dei trasferimenti nazionali nel settore trasporti, per 10 milioni di euro, tagli che avrebbero determinato il collasso non per la Gtm, ma per altre societa’. Il governo D’Alfonso, che si e’ infatti limitato ad accorpare tre distinte societa’ di trasporto pubblico locale, senza alcuna riorganizzazione, spera cosi’ di riuscire a chiudere toppe di qua e di la’, con il pretesto che una societa’ unica avrebbe garantito il taglio dei costi della politica, l’ottimizzazione delle gare per la fornitura dei servizi, e un miglior impiego del personale”.
“In realta’ – commenta infine Sospiri – gia’ in consiglio regionale, dove solo io ho votato contro l’operazione, abbiamo dimostrato che cosi’ non sara’, a partire dai costi della politica, ossia i costi del Consiglio d’amministrazione; al contrario l’unico effetto della fusione sara’ l’aumento del 5 per cento del prezzo dei biglietti, a carico dell’utenza, senza cancellare i costi degli affitti, visto che la societa’ unica avra’ sede a Chieti, dove, appunto, la Regione paga un canone di locazione, anziche’ a Pescara, dove c’e’ una sede di proprieta’ che almeno avrebbe garantito un contenimento dei costi”.