L’AQUILA: – “L’IdV e’ fortemente in allarme per alcune recenti notizie di stampa che riguardano la Sanita’, banco di prova del centrosinistra in Regione. Si legge su alcuni quotidiani che il Governatore della Regione Abruzzo si appresterebbe ad incrementare il fondo riservato alle Case Cura Private di ben 7,8 milioni di euro”.
E’ quanto scrivono, in una nota congiunta, il segretario regionale del partito Lelio De Santis e il responsabile sanita’ dell’Idv Giuliano De Nicola.
“Recentemente – ricordano – è entrato in vigore il Decreto n.75 del Ministero della Salute, che prevede una vera e propria rivoluzione sia nella Sanita’ pubblica che privata e la strada indicata va piuttosto verso il ridimensionamento, anche drastico soprattutto nel Settore pubblico. Se il Decreto dovra’ essere applicato in tempi relativamente brevi, non si comprende la fretta di elargire fondi pubblici a vantaggio di strutture private, anzi e’ un atteggiamento che definire contraddittorio e’ poco. Che tipo di Sanita’ hanno in mente il Governatore a l’assessore per la Regione Abruzzo?. Trattandosi di un argomento molto sensibile ed estremamente complesso, che riguarda indistintamente tutti i cittadini – afferma l’Idv – sarebbe auspicabile un approfondito dibattito che coinvolga tutti, sia gli addetti ai lavori, che le associazioni di cittadini.”
“La Regione Abruzzo e’ ancora commissariata, ogni azione deve passare sotto la lente di ingrandimento del tavolo di monitoraggio nazionale e contemporaneamente si elargisce un cosi’ cospicuo finanziamento ai privati. Sarebbe stato opportuno avviare rapidamente una legge di riordino territoriale della Sanita’ abruzzese, con l’ istituzione di 2 Asl, mentre sembrerebbe che ai livelli regionali alti stia prendendo corpo l’ipotesi di un’unica Asl, che determinerebbe notevoli diseguaglianze tra le diverse realta’ regionali. A questo disegno e al tentativo di privilegiare la Sanita’ privata l’IdV si opporra’ – annunciano infine De Santis e De Nicola – cercando di sensibilizzare sul tema i cittadini abruzzesi, che, altrimenti, per curarsi dovranno ricorrere sempre piu’ spesso al proprio portafogli”.