ROMA: – “L’accordo in sede Ue sulla redistribuzione del flusso dei migranti è un piccolo passo, ma l’Italia rimane un Paese di frontiera, dove l’emergenza sbarchi è sempre più grave, e per questo occorre che l’Ue aumenti considerevolmente i fondi destinati alla gestione del flusso migratorio nel nostro Paese. Se l’Italia continuasse ad essere lasciata sola nella gestione, proponiamo di trattenere i fondi inviati dallo Stato italiano in Europa. Chiederemo di ottenere ciò che la Germania ha già conseguito a partire dal 2017, e cioè l’aliquota di prelievo ridotta della risorsa Iva che è dello 0,15% rispetto allo 0,30% degli altri Paesi, compresa l’Italia e andremo a risparmiare circa un miliardo”.
Lo ha dichiarato in una nota il segretario nazionale dell’Idv Ignazio Messina.
Il leader dell’Italia dei valori ha altresì ricordato che “secondo i dati di Action for Global Health, dei 744 milioni stanziati dalla Farnesina per iniziative di cooperazione internazionale ben 304 sono stati inviati alla prefettura di Palermo per gestire l’Emergenza Nord Africa e al Servizio per l’Accoglienza dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (Sprar) per incrementare il Fondo nazionale per politiche e servizi di asilo politico, con ciò riducendo di fatto del 44% i fondi per la cooperazione internazionale: ciò testimonia – ha concluso Messina – la assoluta necessità di stanziare risorse ulteriori per il comparto immigrazione senza intaccare i fondi destinati ad altre priorità”.