L’AQUILA: – Nella giornata di ieri e anche oggi, un gruppo di studenti del master “MSc in Earthquake Engineering with Disaster Management ” della University College of London (UCL), del gruppo di ricerca “EPICentre: Earthquake and People Interaction Centre” è stato in visita all’Aquila, sotto la guida del prof. Carmine Galasso, per studiare ed esaminare i danni effettuati dal terremoto del 6 aprile 2009, e per studiare nonché valutare le più avanzate tecniche di restauro ed adeguamento sismico che si stanno applicando all’Aquila da considerarsi città/ laboratorio reale di livello mondiale.
In particolare, in collaborazione con il docente del Corso di Costruzioni in Zona Sismica dell’Università dell’Aquila, Prof. Antonello Salvatori, sono state effettuate visite e sopralluoghi nei cantieri più significativi della città, sia con riferimento ad edifici storici e vincolati, ove si stanno applicando le tecniche di miglioramento sismico delle strutture in murature (sistemi resistenti, strutture voltate) mediante l’applicazione di tecnologie innovative per la protezione sismica degli edifici esistenti in muratura danneggiati da terremoti, sia con riferimento alla protezione sismica di edifici tanto nuovi che esistenti, mediante l’applicazione delle tecnologie più innovative quali l’isolamento sismico alla base delle strutture.
Gli studenti dell’UCL che hanno visitato L’Aquila provengono da tutto il mondo (Messico, India, Pakistan, Gran Bretagna, Grecia,…),e, per la prima volta, molti di loro hanno potuto vedere l’applicazione reale delle tecniche di protezione sismica più avanzate studiate a livello teorico nei loro corsi di Ingegneria Sismica.
Ciò pone ancora una volta l’Università dell’Aquila, e la città stessa dell’Aquila, all’avanguardia nel mondo per l’applicazione delle nuove tecniche di protezione sismica negli edifici e dimostra una concreta collaborazione tra il mondo accademico e il territorio di riferimento.
La visita degli studenti della University College of London costituisce inoltre l’occasione per evidenziare come le collaborazioni internazionali dei docenti dell’Università dell’Aquila contribuiscano a diffondere determinate tecnologie dall’Aquila verso il resto del mondo, in particolar modo in quei paesi dove il problema terremoto è all’ordine del giorno ed in cui la necessità di applicazione di nuove tecnologie antisismiche potrebbe contribuire ad evitare future catastrofi.