L’AQUILA: – Test per la misurazione del gluocosio, sfigmomanometri per la pressione arteriosa, manichini per manovre salvavita pediatriche e per adulti: lo scenario in cui ci si è imbattuti ieri, 6 giugno, è di quelli dei più insoliti, qui all’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila. “C’è un cuore che batte” è il nome dell’iniziativa, gratuita, di informazione e prevenzione in campo medico-sanitario, che gli ingegneri aquilani hanno deciso di promuovere per la cittadinanza, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana.
“La nostra professione entra a pieno titolo nel ciclo di vita di ogni persona, attraverso la tecnologia, dal momento della nascita fino alla sua dipartita – ha esordito Elio Masciovecchio, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila – e come categoria professionale siamo al servizio della collettività. Proprio in questa direzione va, dunque, l’iniziativa odierna che si rivolge a tutti gli iscritti, ma anche ai cittadini e alle istituzioni.”
Ecco allora che l’Ordine si apre ai volontari della Croce Rossa Italiana che mettono a disposizione la loro professionalità per insegnare quelle che sono le principali manovre salvavita, utili in caso di ostruzione e/o soffocamento di neonati e bambini.
“Noi come gli ingegneri – ha detto Teresa Marinelli, Presidente del Comitato locale della Croce Rossa dell’Aquila, tuteliamo la vita sia in tempo di pace che di guerra.”
“Indossare questa uniforme è sempre una grande emozione – ha sottolineatoSorella Giuliana Ianni, ispettrice locale del corpo delle infermiere volontarie – che ha lanciato un appello: diventate donatori.”
Il quartier generale degli ingegneri si trasforma, così, per un giorno, in un vero e proprio laboratorio formativo, con il coinvolgimento di tante famiglie.