L’AQUILA: – “Il Mia Casa d’Abruzzo chiede il ripristino del riscatto graduale e sociale degli alloggi ex-GESCAL a favore degli inquilini e degli assegnatari abruzzesi che ne hanno diritto, e, per questo, chiede al presidente della Regione Luciano D’Alfonso di provvedere, con urgenza assoluta, allo ‘scioglimento delle 5 Ater di Chieti, Pescara, Teramo, Lanciano e L’Aquila, per manifesta incapacita’ di gestione del patrimonio abitativo pubblico ad esse affidato, ed al contestuale trasferimento ai Comuni della competenza sugli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”. Lo scrive, in una nota, l’ex parlamentare Pio Rapagna’, coodinatore regionale del Mia Casa d’Abruzzo. “La Giunta regionale – afferma – si e’ intestardita ad attuare una ‘vendita generalizzata’ anche di interi edifici e caseggiati popolari (in gran parte fatiscenti e bisognosi di immediati interventi di manutenzione e riqualificazione) attuando procedure di alienazione delle case popolari anche in contrasto con quelli stabiliti dal Decreto 24 febbraio 2015 del Ministrero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 20 maggio 2015 scorso e registrato alla Corte dei Conti il 23 marzo 2015, registro n. 1, foglio n. 1151. Tale Decreto del Ministero delle Infrastrutture – spiega Rapagna’ – stabilisce che sono fatti salvi solo e soltanto i programmi di alienazione degli alloggi avviati alla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma non quelli ancora da avviare in virtu’ di provvedimenti regionali, e ‘precisa’ che i proventi delle vendite non possono essere utilizzati per sanare i bilanci deficitari delle Ater, mentre i programmi di vendita devono prevedere scadenze temporali compatibili con la concessione agli inquilini dei contributi in conto interessi concessi in base alla Legge 23 maggio 2014, n. 80 la quale ha istituito un apposito Fondo destinato alla concessione di contributi in conto interessi su finanziamenti agli inquilini medesimi per l’acquisto degli alloggi di proprieta’ delle Ater e degli ex-Iacp”.
L’ex parlamentare ricorda che “sono circa 20.000 le famiglie attualmente assegnatarie di alloggio Ater distribuite nelle 4 Province e nei rispettivi Comuni: L’Aquila 6.874 (in 108 Comuni); Chieti 5.146 (in 104 Comuni); Pescara 5.556 (in 46 Comuni); Teramo 2.772 (in 47 Comuni). Non e’ certo responsabilita’ degli inquilini e degli assegnatari – osserva quindi il coordinatore del Mia Casa – se le Ater abruzzesi si trovano in una fase di pre-dissesto e versano in gravi difficolta’ economiche e finanziarie, mentre la concessione a riscatto’ degli alloggi ex-GESCAL risolverebbe tutti i problemi di gestione e amministrazione degli alloggi, poiche’ gli attuali assegnatari aventi diritto accederebbero, attraverso l’uso del risparmio popolare, alla proprieta’ della loro ‘prima e unica abitazione’, mentre gli alloggi non riscattati resterebbero in locazione a canone sociale e amministrati sulla base delle norme stabilite dalla Legge Regionale 25 ottobre 1996, n. 96. Le famiglie attualmente assegnatarie ex-GESCAL ed ex-IACP hanno un numero medio di 2,7 componenti per famiglia, il 62,1% sono formate da coppie con figli, il 28,1% da coppie senza figli e pensionati anche singoli, il 9,8% da nucleo con monogenitore, il 40,5% da coppie con 1 figlio, il 50,6% da coppie con 2 figli e, infine, il 9% da coppie con 3 o piu’ figli. Il reddito complessivo della maggior parte di tali famiglie e’ molto basso, piu’ del 57% di esse si trova appena al di sopra del livello minimo di poverta’, il 24% sotto al livello di poverta’ ed il restante 19% vive in condizioni di estrema indigenza. Con la ‘vendita generalizzata – commenta infine Pio Rapagna’ – la maggior parte di esse perderanno, per sempre, un diritto acquisito al ‘riscatto’ e all’accesso alla proprieta’ della loro abitazione, sancito dall’art. 47 della Costituzione Italiana e dalle Leggi istitutive degli IACP, dell’INA-Casa e della GE.SCA.L (Gestione Case per Lavoratori)”.