ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ): – “Dopo cinque anni, la soddisfazione di vedere riconosciute le proprie ragioni con un DPR a firma del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’Ambiente, che – in base al parere emesso dalla massima istanza della giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato – riconosce che l’ordinanza che imponeva l’immediata chiusura dell’attività di pesca sportiva, emessa dal Comune di Anversa degli Abruzzi nel 2010, è illegittima.
Nel frattempo però sono trascorsi cinque anni: cinque anni di attività economica bloccata, che avrebbe garantito all’intero comprensorio una ricaduta economica grazie alla presenza di persone e clienti, e assicurato due posti di lavoro. Una perdita notevole specie in periodo di crisi, con le aree interne sempre più a rischio spopolamento, dove le possibilità e le capacità di fare impresa sono già ridotte.
Come può un’Amministrazione comunale, che gode di risorse ben più consistenti del privato e di esperti giuridici e tecnici al proprio servizio, commettere un errore così grave,che condiziona la vita non solo di un’impresa, una possibilità di sviluppo per il territorio? Chi ne risponderà davanti alla collettività, di questo errore macroscopico che ha bloccato per cinque anni un filone di sviluppo nel paese?”
E’ quanto scrive in una nota, Nunzio Marcelli, Legale rappresentante ASCA – La porta dei parchi.