L’AQUILA: – Da un approccio notarile, orientato alla mera applicazione della norma attraverso, ad esempio, la verifica delle prescrizioni, ad un metodo di lavoro che prevede, invece, l’analisi del rischio e le relative soluzioni progettual. Queste, in sintesi, le linee guida previste dal nuovo Codice di prevenzione incendi, illustrato oggi (giovedì 28 maggio, ndr) al Teatro Ridotto di L’Aquilain un convegno promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila, in collaborazione con la Direzione Regionale e Centrale per la Prevenzione e Soccorso Tecnico. “Il ruolo degli ingegneri – ha spiegato Elio Masciovecchio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila – assume così una valenza di ampio respiro che stimola tutti i professionsiti a mettere in campo le competenze acquisite. Al tempo stesso, la sfida è quella di compiere un salto di qualità significativo per l’intera categoria “.
Come assicurare la prevenzione antincendi per gli edifici storici – tema particolarmente sentito a L’Aquila che, a seguito del sisma del 2009, a tutt’oggi, è un cantiere aperto – come valutare il rischio delle misure tecniche invasive, ma anche i pericoli legati alle misure di protezione attive: il nuovo Codice di Prevenzione Incendi è stato illustrato in tutte le sue applicazioni dal Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi. “La vera novità – ha detto – è rappresentata dal fatto che diventa fondamenale l’aggiornamento e la formazione professionale. Un aspetto a cui noi teniamo particolarmente e che, non a caso, coinvolgerà i circa 1.000 ingegneri che fanno parte del nostro Corpo”.
Un documento questo nuovo codice, frutto della sinergia, ormai consolidata, tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed il Consiglio Nazionale Ingegneri (Cni). Secondo il numero del Cni, Armando Zambrano“il mondo dell’ingegneria è cresciuto: ha la voglia e la capacità di interessarsi a temi importati e delicati per il Paese, rendendosi, come in questo caso, parte attiva di un percorso condiviso”.
L’iniziativa, che ha approfondito gli aspetti relativi all’applicazione del nuovo codice nella trasformazione e restauro degli edifici storici, ha visto la partecipazione del Comandante Provinciale Vigili del Fuoco de L’Aquila, Luciano Cadoni, del Sopraintendente Unico All’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città dell’Aquila e i comuni del Cratere, Maria Alessandra Vittorini, ma anche del direttore regionale dei Vigili del Fuoco dell’Abruzzo, Giorgio Alocci.