L’AQUILA: – La Sala convegni della Casa di cura S. Francesco di Vasto ha ospitato, sabato scorso, un acceso confronto sulla sanità regionale. L’evento intitolato, “La Sanità abruzzese: dall’emergenza all’eccellenza, la proposta di Abruzzo Civico”, è stato organizzato dal Movimento “Abruzzo Civico” e ha contato la partecipazione di: Luciano La Penna, sindaco di Vasto; Silvio Paolucci, assessore alla Sanità della Regione Abruzzo; Eugenio Spadano, già Presidente della V Commissione Sanità della Regione Abruzzo; Mauro Petrucci, medico e candidato alle elezioni regionali di Abruzzo Civico del 2014; Walter Palumbo, Segretario Regionale Intersindacale Medica; Aldo Cerulli, Presidente Regionale Cittadinanza Attiva-Tribunale per i Diritti del Malato; Andrea Gerosolimo, Capogruppo di Abruzzo Civico in Consiglio Regionale; Mario Olivieri, Presidente della V Commissione Sanità della Regione Abruzzo; Tiziana Magnacca, Sindaco di San Salvo e Edmondo Laudazi, già assessore comunale di Vasto e componente Coordinamento Regionale di Abruzzo Civico, alla presenza di oltre 200 persone, tra cui molti operatori del settore e diversi politici.
L’occasione ha consentito di verificare lo stato della Sanità regionale e dei livelli essenziali di assistenza dell’intero comprensorio vastese, facendo emergere l’enorme disagio evidenziato, negli ultimi tempi, nelle circoscrizioni territoriali del basso Abruzzo e dalla vera e propria “Azione di Spoglio” perpetrata ai danni della collettività abruzzese, con particolare attenzione alla comunità vastese. La grave condizione di criticità, che la Sanità abruzzese sta vivendo, non è legata unicamente alla ridotta disponibilità delle risorse, ma è riconducibile anche al reiterato disinteresse nei riguardi della sanità territoriale e nei settori della Cura e dell’assistenza alle persone bisognose. Il Convegno ha presentato concrete risposte alle domande e alle criticità sollevate dai relatori e dal pubblico, tracciando una linea di intervento per il miglioramento complessivo della sanità abruzzese.
Il primo relatore, Luciano La Penna, ha evidenziato le problematiche dei territori frentani e vastesi, gli unici a subire pesanti tagli dei posti letto, in cambio di un potenziamento della medicina territoriale che non è stata mai realizzata e si è soffermato sulla priorità e sulla assoluta necessità dell’edificazione del nuovo ospedale di Vasto per il quale la Asl ha già proceduto all’acquisto dei terreni; Mauro Petrucci ha argomentato sulla scarsità della qualità della Sanità e sui 120 milioni di euro di mobilità passiva, non lesinando una sferzata contro le scelte Pescara-centriche che prevedono la costruzione di un nuovo ospedale.
Eugenio Spadano ha presentato le linee generali della proposta, ponendo al primo posto, l’esigenza di una Sanità equa nei confronti dei cittadini, che necessita di tre step: l’organizzazione puntuale della sanità regionale, puntando sulla concreta realizzazione della sanità territoriale e facendo coincidere le aree distrettuali con quelle degli enti di ambito sociale, superando resistenze culturali e situazioni che, in virtù di compiacenze politiche e non, ostacolano l’evoluzione di una sanità al passo con i tempi; la riduzione delle 4 attuali ASL ad un’unica Azienda Sanitaria regionale, così come è avvenuto, ad esempio, nelle Marche e la realizzazione di un’Azienda Sanitaria Ospedaliera, che includa i Policlinici Universitari della Regione, con la conseguente riorganizzazione della rete ospedaliera residua.
Andrea Gerosolimo, dopo aver evidenziato l’impossibilità di concepire la chiusura delle strutture sanitarie come unica soluzione all’esigenza di razionalizzazione dei costi, ha chiesto a Paolucci di portare, anche se non richiesto dalla legge, il Piano sanitario in Consiglio regionale per un confronto con tutte le forze e raggiungere la massima condivisione possibile.
Per l’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, la proposta di Abruzzo Civico è largamente condivisibile ei prossimi passaggi fondamentali sono: l’uscita dal commissariamento (nel quale la regione versa dal 2007), l’approntamento di un nuovo Piano sanitario regionale che dovrà seguire linee guida e le esigenze territoriali per i prossimi 15-20 anni e che dovrà essere approvato esclusivamente dalla giunta regionale. Infatti, si dovrà puntare molto sulla sanità territoriale e sull’ADI e ridurre i tempi di ospedalizzazione, mentre sulla Asl unica Paolucci ha detto che sta pensando a due Asl, anticipando che si dovrà lavorare anche sulle convenzioni universitarie.
Per Edmondo Laudazi “Bisogna attaccare lo sperpero della spesa e l’improvvisazione della politica e degli operatori” e, in merito alle criticità del Vastese, ha aggiunto: “su questo territorio non si può tornare all’anteguerra. Il nuovo ospedale di Vasto deve essere realizzato”. Alla critica dell’operato di “qualche direttore generale” che “che ci ha presentato l’emodinamica in modo inaccettabilmente superficiale” si unisce l’affondo di Mario Olivieri contro i vertici della Asl. Infatti, con il suo intervento ha inteso, da subito, “stigmatizzare la vacuità e la insensibilità del direttore generale (Francesco Zavattaro, ndr) nei confronti, in special modo, dei distretti sanitari di Vasto e San Salvo”, “un dg che viene da queste parti solo per prelevare personale e trasferirlo a Chieti”. “Non è che non ci sono motivi per mandarlo via – ha insistito – anzi, e non solo per lui ma per tutto il suo staff”. Ha parlato di “incapacità di programmare”, il presidente della commissione Sanità della Regione Abruzzo, e di “un ingiustificato ritardo sulla costruzione del nuovo ospedale di Vasto che si deve fare”.