
L’AQUILA: – “Garantire la sicurezza sul Gran Sasso e’ un obbligo dell’Amministrazione comunale e le simpatie politiche non possono essere motivo di pericolo per gli utenti di una montagna che, troppo spesso, ha punito leggerezze e distrazioni”. Inizia cosi’ una nota del capogruppo di Forza talia al Consiglio comunale dell’Aquila Guido Quintino Liris. “Dopo l’ondata di severo maltempo che in quest’ultima settimana ha colpito il Gran Sasso, caratterizzata da vento forte e intense nevicate, consistenti accumuli di neve si sono concentrati sui fuori-pista del comprensorio, servito dagli impianti della stazione di Campo Imperatore. Visitando il sito Meteomont – afferma Liris – ho constatato la possibilita’ di pericolo valanghe per i giorni 10 e 11 aprile di grado 3 (pericolo consistente). Come mai – si chiede il capogruppo azzurro – il sindaco non ha ancora convocato la Commissione Valanghe per la verifica del reale pericolo di possibili distacchi di neve?. Perche’ non sono ancora venuto a conoscenza di specifiche ordinanze per il divieto dei fuori-pista serviti dagli impianti della stazione di Campo Imperatore, quando nel mese di marzo l’amministrazione e’ stata cosi’ zelante nell’emanazione di ordinanze anche in situazioni meno pericolose di quelle odierne? Voglio credere che tutto cio’ non sia dovuto alla volonta’ del sindaco di favorire la manifestazione in programma nei prossimi giorni, “Spring Session”, in cui sono coinvolte persone di orientamento politico di sinistra. La sicurezza non puo’ essere barattata con alcun colore politico: la sicurezza e’ una priorita’. Avro’ premura di verificare se l’Associazione ‘Anno Zero’ sia in regola con l’occupazione del suolo pubblico (data l’invasione dell’intero piazzale di Fonte Cerreto), con la procedura di Scia presso il Settore Attivita’ Produttive del Comune dell’Aquila, dato che negli stand vengono somministrati alimenti e bevande. Non esistono associazioni di serie A ed altre di serie B – aggiunge infine Liris – il valore delle iniziative non puo’ essere determinato dall’appartenenza politica. E, infine, il diritto alla sicurezza non e’ ne’ opinabile ne’ barattabile con esigenze partitiche: e’ un dovere amministrativo”.