L’AQUILA: – Il pm Simonetta Ciccarelli ha chiuso le indagini sul ricatto per alcuni sms “a luci rosse” ai danni del sacerdote don Luigi Abid Sid da parte di un giovane studente israeliano, il 28enne Mehrez Amara, finito ai domiciliari e attualmente in libertà ma con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dal sacerdote.
I due si conobbero nel marzo scorso. Verso la fine di giugno 2014 è scattato il ricatto, quando il giovane ha detto al parroco che alcuni suoi amici avrebbero letto quei messaggi tra loro intercorsi e li avrebbero divulgati, se lui non avesse pagato.
Il giovane è accusato di aver minacciato “nel prospettare al sacerdote la divulgazione, anche a mezzo stampa, di messaggi e fotografie dal contenuto sessuale scambiati via telefono con lo stesso”, lo costringeva a consegnargli somme di denaro per un totale di 7 mila euro, oltre altri 4 mila da consegnare “a un giornalista” e 6 mila euro “a terzi a conoscenza dello scambio di corrispondenza di contenuto erotico”
L’arresto del ragazzo è avvenuto in flagrante grazie alla trappola tesa dalla squadra Mobile.
(da Il Messaggero)