
L’AQUILA: – “Vogliamo innanzitutto precisare che quello sulla fusione delle 3 societa’ di trasporto pubblico locale e’ un percorso che non ha certo iniziato il centrosinistra, ma aveva preso avvio con la Giunta Chiodi. Il Governo precedente di centrodestra, infatti, aveva affrontato concretamente una serie di importanti questioni come ad esempio l’accordo sindacale che fissa l’applicazione, tra l’altro, dei contratti collettivi senza maggiori oneri di bilancio”. Cosi’ i consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri ed Emiliano Iampieri sui lavori del Consiglio regionale. “Su questa riforma del Governo D’Alfonso – sottolineano i consiglieri – restano ancora molti e seri dubbi con il sottosegretario D’Alessandro che ha risposto solo a 6 dei 10 quesiti che abbiamo posto nel corso della nostra conferenza stampa, nelle Commissioni e durante i lavori di Consiglio. Tra l’altro rimane ancora sconosciuta la possibilita’ di mantenere invariati i contributi sostitutivi erogati che per Arpa sono 2 euro a km, 4 euro per Gtm e ben 8 euro per Sangritana. Sono tanti gli aspetti che vanno affrontati con la massima attenzione e che bisogna chiarire per evitare che questo passaggio epocale per la nostra regione non finisca per partorire un gigante con i piedi di argilla. Per questo e’ necessario guardare al futuro con le giuste attenzioni e per questo bisogna saper essere lungimiranti, anche perche’ il 2016 e’ alle porte e con esso le gare per gli ambiti dove ci si confronta con i colossi francesi o olandesi, ma soprattutto con costi standard che a oggi difficilmente si riesce a rispettare. Per questo, con grande senso di responsabilita’ – proseguono i consiglieri di opposizione – abbiamo permesso che il progetto venisse approvato, ma fissando un percorso di trasparenza e certezze negli atti amministrativi successivi, in primis con un emendamento necessario per porre alcuni paletti e chiarire punti fondamentali come il progetto che sara’ sottoposto ai 3 Cda e successivamente con il preventivo monitoraggio delle varie fasi aziendali, a cominciare dall’esame del piano industriale. Il percorso che noi abbiamo iniziato e tracciato e che il centrosinistra vuole portare a compimento, anche con il nostro prezioso contributo, deve essere trasparente e lineare in modo da poter dare risposte concrete e serie a 1.600 famiglie, perche’ ci sono ancora troppi dubbi irrisolti”.