
L’AQUILA. – “Credo che il testo del Jobs Act al nostro esame sia una sintesi avanzata tra i diversi interessi in campo e trovo ingiuste, assurde e poco limpide molte delle critiche emerse, anche in quest’aula. Si tratta di una riforma necessaria soprattutto per i giovani e saranno i dettagli dei decreti delegati a specificare e scrivere il vero Jobs Act”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, della Commissione Lavoro, che e’ intervenuta nell’aula del Senato. “Chi critica il Jobs Act e la riforma dell’articolo 18, soprattutto i sindacati e i loro difensori – prosegue Stefania Pezzopane – si deve chiedere: si e’ mai visto un ragazzo italiano andare all’estero a cercare l’articolo 18? In Italia la disoccupazione giovanile e’ al 42,9 per cento, nella fascia di eta’ tra i 15 ed i 24 anni sono 698 mila gli occupati e 3,2 milioni i disoccupati. Si tratta di numeri enormi, di fronte ai quali non possiamo rimanere ostaggi di divisioni, perche’ stiamo giocando una partita piu’ grande di noi. La sfida del Jobs Act, di fronte a un mondo del lavoro iniquo in cui ci sono 8 milioni di dipendenti a tempo indeterminato protetti dall’articolo 18 nelle aziende private e 9 milioni di lavoratori a tempo determinato e con partita Iva piu’ facilmente licenziabili che negli Usa, e’ fondata su tre pilastri: un sistema esteso di ammortizzatori sociali con piu’ tutele per la maternita’, servizi per l’impiego e disciplina dei contratti di lavoro con nuova centralita’ per il contratto a tempo indeterminato. Chiudere la riforma entro l’anno – ha concluso Stefania Pezzopane – varare insieme le nuove regole del lavoro e gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato significa ridare credibilita’ al Paese e speranza alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi”.