
MILANO: – Ore 11:20. Il trionfo del Pd di Matteo Renzi mette all’angolo lo spread: dal volo fino a quota 200 della scorsa settimana, la differenza di rendimento tra Btp e Bund scende a 157 punti base con i titoli di Stato che rendono meno del 3%. Un segnalo anche in vista della tornata di aste in programma nella settimana tra domani e giovedì (l’agenda dei mercati). All’affermazione del partito del premier si aggiunge il 4,3% ottenuto da Ncd di Angelino Alfano che porta la coalizione di governo a un passo dal 45%. Esultano anche le Borse che temevano un’ondata euroscettica che invece è rimasta isolata in Francia e Gran Bretagna. L’affermazione di Tsipras in Grecia, invece, suona come un campanello contro l’austerity che ha strozzato la ripresa del Vecchio continente.
A livello italiano, la vittoria del governo – unico in Europa ad aver aumentato i consensi rispetto alla tornata elettorale precedente – dà forza al piano di riforme e restituisce fiducia agli investitori internazionali. Una lettura fatta propria anche dagli analisti di Mediobanca Securities, per i quali le urne di ieri “sono il primo avallo politico” per il premier, “fattore essenziale per fare le riforme necessarie per recuperare la crescita”. Si riduce, infatti, anche il divario con la Spagna: lo spread tra Madrid e Roma era salito fino a 20 punti, mentre
oggi è calato sotto i 10 punti. Brindano, quindi le Borse con Piazza Affari che traina il resto d’Europa e sale del 2,5%.
La giornata di Borsa è tuttavia condizionata da scambi deboli per la doppia chiusura di Wall Street e di Londra. A Parigi il Cac40 sale dello 0,3% condizionato dal voto a favore di Marine Le Pen, primo partito dell’Esagono, mentre Francoforte avanza dello 0,8% grazie alla vittoria delle forze di governo e di Angela Merkel: il Dax arriva a segnare il nuovo massimo storico sopra la soglia di 9,860 punti. Tra la altre, menzione anche per la Borsa di Atene che guadagna oltre 2 punti percentuali. L’euro continua a mantenersi sulle posizioni segnate subito dopo l’esito delle elezioni europee a 1,3622 dollari e 138,85 contro lo yen.
Sul fronte macroeconomico si registra l’indice fiducia dei consumatori tedeschi, rimasto stabile a 8,5 punti per il mese di giugno, mentre c’è attesa per l’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, al forum della Banca centrale europea in Portogallo: il banchiere potrebbe dare indicazioni sulle prossime mosse dell’Eurotower in vista della riunione di settimana prossima. Tra i singoli titoli di Piazza Affari si distingue Bpm che ha chiuso con successo l’aumento di capitale. Il calo dello spread spinge, in generale, gli acquisti sull’intero comparto bancario.
In mattinata la Borsa di Tokyo ha chiuso positiva sulla scia della buona performance di Wall Street di venerdì scorso e dell’indebolimento dello yen, che favorisce gli esportatori. L’indice Nikkei sale dello 0,97% a 14.602,52 punti, il Topix sull’intero listino cresce dell’1,21% a 1-194,69 punti. Sul fronte delle materie prime il petrolio è in calo a 104 dollari per il barile Wti e a 110,26 dollari per il Brent.
(da repubblica.it)