
CORFINIO (AQ): – “Cristiana comprensione e rispetto per il dolore mi impongono di non fare considerazioni sul fatto che ieri a Corfinio, durante la funzione religiosa del giovane e sfortunato rugbista, siano stati cacciati dalla chiesa fotografi e giornalisti. Si puo’ capire la volonta’ dei familiari di tenere fuori i fotografi; incomprensibile, invece, la pretesa del parroco di non voler far conoscere all’esterno le sue parole. Se lui stesso le ritiene inutili per l’opinione pubblica i giornalisti non hanno nulla da obiettare”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ordine dedi Giornalisti d’Abruzzo. Il parroco, don Vincenzo Paura, aveva deciso di allontanare i giornalisti dalla chiesa gremita di fedeli per le esequie di Marco Liberatore, il giovane rugbista morto venerdi’ scorso all’ospedale dell’Aquila a seguito delle ferite riportate nell’incidente avvenuto il 18 gennaio sull’Altopiano delle Cinquemiglia mentre era alla guida del pulmino del Sulmona Rugby. In quell’occasione perse la vita un altro giovane rugbista di 14 anni, Salvatore, detto ‘Sasa”. Secondo il parroco la volonta’ di non avere giornalisti in chiesa sarebbe stato un desiderio della famiglia della vittima.